My Tattoo stories - pt.1

Questo blog è nato per me...per esprimere la mie passioni, per raccontare le mie storie.
Non ho avuto una vita degna di un copione cinematografico ma sicuramente ci sono state cose che hanno meritato uno spazio indelebile sul mio corpo.


Amo i tatuaggi, amo i miei tatuaggi..loro raccontano una storia e voglio raccontarla anche a voi attraverso la nail art.
Chissà da dove mi escono certe idee..

Quello di cui vi parlerò in questo post è questo..



Niente di che, nove pallini sul polso. A volte mi chiedono se è la metà di un cuore, il contorno di un punto di domanda..no. E' una costellazione, la corona australe.

Adoro il fascino misterioso delle stelle, e a loro ho rivolto le mie preghiere nei giorni più buoi. Non parlo spesso della malattia che ha combattuto mia madre, l'egoismo mi dice che la gente non potrebbe capire.
Il cancro è una malattia che pervade la famiglia che  se non è abbastanza forte può anche distruggerla...nel mio caso il male di mamma ci ha uniti. Eravamo una squadra ben organizzata per evitare che dovesse fare troppi sforzi. 

Mi sentivo impotente in quegli anni, quando una ha un carattere forte la cosa che vuole di più è proteggere le persone che ama. Io non potevo, non poteva proteggerla dal tumore potevo solo confidare delle capacità dei medici, che sono stati meravigliosi e ai quali va tutta la mia gratitudine. 

Questo tatuaggio l'ho fatto dopo la sua operazione, quando il male non stava più cercando di impadronirsi di lei, quando ancora il percorso era lungo...sono inciampata in un racconto del dio Dioniso, che andò a riprendere l'anima della madre nell'Ade e la ripose nel cielo, tra le stelle..dove più nessuno avrebbe potuto farle del male, da qui questa costellazione, che racchiude tutto.


Questo è lo smalto Pupa della collezione Cosmic Beauty, e la parola "cosmic" mi ha subito rimandato a questo tatuaggio che è infatti rappresentato sull'anulare.

Sulle altre unghie ci sono delle piume, banali? Io non credo..hanno molti significati.
Per gli indiani le piume permettono ai sogni di raggiungere le menti delle persone, all'epoca i miei sogni erano solo incubi.


In più in un immaginario un pò più romantico le piume vengono utilizzate per scrivere, e nelle mille mila ore passate nelle sale d'aspetto ne ho scritte di cose. Mi piaceva imprimere quello che vedevo in quei corridoi, la disperazione e la rassegnazione ma anche il coraggio, la speranza e la forza..ma sopratutto i sorrisi. Il sorriso è ciò che mamma ha cercato di non spegnere in noi, perchè lei aveva bisogno della nostra forza e del nostro coraggio per lottare.
Lei lo ha fatto per noi.




E' stato un periodo buoi, ma ci ha insegnato molto..a fidarci del prossimo, a regale una smorfia a un bimbo che piange per farlo ridere, a non avere paura, ad essere forti, ad affrontare le cose insieme..a crederci.

Spero di non avervi annoiato con le mie parole, anzi spero con Ottobre alle porte di avervi invogliato a prevenire!
Beh ditemi come la pensate! :)
Un abbraccio
Fran

1 commento

  1. tesoro mi sono commossa ... tutti noi abbiamo millemila storie da raccontare ma è sempre difficile aprirsi... tu l'hai fatto e credimi non posso che ringraziarti per il pezzo di te che mi hai donato.
    La nail art è bella come è bella la tua anima.
    Sei ricca dentro e sensibile, forse anche perchè il dolore scava la "nostra coppa" come diceva Gibran e poi possiamo contenere più gioia.
    Ti abbraccio forte e spero che tu non debba mai più vivere cose brutte.
    un bacio a te ed alla tua mamma.

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